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Amy Sushi Busto Arsizio

ricettivo/commerciale/ristorazione

Tipologia:  progettazione e interior design ristorante

Cronologia: 2022

Luogo: Busto Arsizio (Va)

Committente: privato

Progetto: arch. Nicola Bottoni,  arch. Francesca Garotta, arch. Claudia Castelli

Direzione Artistica: arch. Nicola Bottoni, arch. Francesca Garotta, arch. Claudia Castelli

Collaboratore esecutivo: arch. Francesca Garotta, arch. Claudia Castelli

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Amy Sushi è una realtà molto sviluppata nel territorio lombardo, con già all’attivo circa 20 ristoranti. Lo studio è stato invitato a proporre la nuova immagine di Amy per i futuri locali e per dare un restyling a quelli più datati. Il concept progettuale del nuovo Amy Sushi è stato sviluppato partendo dalla formalità e dalla composizione architettonica della casa tradizionale giapponese. La richiesta di aggiungere l’elemento acqua acqua all’interno di un progetto che inizialmente non l’aveva ha portato a dovere riadattare il concept. L’acqua ha creato maggiori difficoltà sia per quanto riguarda la fruizione dello spazio, sia per quanto riguarda lo studio di tutta la parte impiantistica. Integrare in maniera organica l’acqua nel progetto ha indotto a collaborare con vari professionisti (idraulici, tecnici delle piscine, …) per trovare la soluzione migliore. I cilindri metallici che avvolgono i tavoli, chiamati “garden”, sono una sfida continua perché in ogni ristorante sono da riadattare in base alle caratteristiche dello spazio.

Il dovere riadattare i vari elementi costituitivi del progetto, quindi “board”, “garden” e “wall” è un’altra delle sfide che si delinea  in ogni progetto. Il wall è facilmente adattabile rispetto agli altri perché ha bisogno di una parete liscia;  il “board”, invece, spesso ha subito modifiche o riadattamenti in maniera da legarsi allo spazio o alle altezze che il locale offriva. Le parti metalliche, create ogni volta su misura, richiedono una continua attenzione e precisione perché non consentono di fare alcun errore e non sono in alcun modo adattabili in cantiere. L’aumento dei costi dei materiali post covid, in particolare del ferro e del legno, ha richiesto una revisione di alcune soluzioni che ormai erano consolidate. Le vasche in acciaio sono state sostituite con vasche in muratura, altri elementi sono stati ripensati in chiave completamente diversa, prestando attenzione al fatto che dialogassero con le varie parti del progetto.

Partners:

www.areaceramiche.it              www.ttmrossi.it

www.polyrey.com        www.abetlaminati.com

OCL Officina Carpenteria Laser S.r.l. – Inveruno (MI)

www.scenografiedacqua.it         www.officinesama.it

www.gesiplast.it                      www.celenit.com

www.stcmarmi.it.                  PSK Verniciature

www.midorigiardini.it            www.ozzio.com

 

Fotografia: Alt.Srl / Andrea Pucci e Beatrice Sola / www.alt.srl

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