Iscriviti alla NEWSletter

Vuoi rimanere aggiornato? iscriviti alla nostra NEWs
[contact-form-7 id="4972" title="Contact Form 1"]

Ristorante Lounge Future Fusion Crema

ricettivo/commerciale/ristorazione

Tipologia:  progettazione e interior design ristorante

Cronologia: 2015

Luogo: Lodi (LO)

Committente: privato

Progetto: arch. Nicola Bottoni

Direzione Lavori: arch. Nicola Bottoni

6

A pochi anni dall’apertura del ristorante Future Fusion di Lodi, committente e progettista hanno affrontato una nuova sfida: inaugurare una seconda location a Crema (CR). La sfida è stata di affrontare nuovamente il tema di un ristorante che propone cucina giapponese e fusion, in un contesto completamente differente da quello naturalistico di Lodi, mantenendo un target molto alto sia come impatto estetico che funzionale. Il locale è situato al piano primo di un edificio commerciale, in un contesto decisamente non accattivante: l’idea è stata di riuscire a trasportare l’ospite in una dimensione completamente diversa, in cui i sensi vengano stimolati e ci crei quasi un’estraniazione dal contesto. Ciò avviene già dall’ingresso: si accede al locale da una scala elicoidale completamente rivestita in grès effetto pietra grigia e si viene accompagnati da un giardino verticale con giochi d’acqua. Rispetto all’ambiente esterno, si viene catapultati in un’atmosfera rilassata, naturalistica e di richiami asiatici.

Oltre alla scala, si può accedere al piano primo anche da un ascensore in metallo e vetro. Arrivati al piano primo si viene accolti dal dehor esterno: una vasta terrazza con bar esterno, circondata da alberi di ulivo, in cui poter cenare all’aperto nei mesi di clima piacevole, soffermarsi a bere un drink oppure semplicemente fare conversazione. Grandi pergolati proteggono gli spazi Lounge e definiscono varie zone differenti, scandite muretti in pietra , da lame in cortain e da specchi d’acqua: nelle sere d’estate ci si sente trasportati a migliaia di chilometri, completamente estraniati dal contesto urbano circostante, si potrebbe essere in dammuso a Pantelleria o in un grande hotel di Coral Gable o Sentosa.

All’interno il ristorante si presenta come un’unica grande sala che si definisce dal suo fulcro centrale, il vasto bancone circolare del bar , realizzato in ferro, vetro e corian retroilluminato e completamente ideato dal progettista.

La forma circolare pare essere elemento generativo per molti altri elementi compositivi del locale, quali i tavoli circolari con le panche tonde e soprattutto gli anelli compositivi in lamiera traforata che calano dal soffitto creando una nuvola dorata che accompagna l’ospite per tutta la sala. Questo particolare soffitto, in realtà non è solo una composizione estetica, ma contiene impianti illuminotecnico, di filodiffusione sonora, di aerazione, riscaldamento e raffreddamento. Tutto è completamente nascosto e integrato nel design interno. Vengono proposte differenti sedute: oltre alle panche circolari e ai tavoli rettangolari, trovano spazio le zone tatami rivestite in legno di teak e un lungo bancone sushi bar, il cui top totalmente rivestito in resina è opera di un artista con cui il progettista ama collaborare. Altre opere accompagnano gli elementi materici alle pareti, anch’esse nate dalla collaborazione con decoratrici che già avevano lavorato nel Fusion di Lodi.

Link:

www.futurefusion.it

Partners:

www.gouache.it

www.facebook.com/mino.longo.9

1
8
12a
3
2
9
10
7
11
5